Sicilia 2021: il sondaggio sullo scenario politico di Giugno

June 26, 2021

E’ un quadro ancora molto fluido quello che viene fuori dal sondaggio. 

Nonostante la perdita di fiducia nel presidente Musumeci da parte dei siciliani, il governatore continua a prevalere contro tutti i potenziali sfidanti del centrosinistra. Ma la vera notizia è che il vero candidato vincente è quello che oggi non c’è: se si votasse per le Regionali, infatti, quasi la metà degli elettori non voterebbe nessuno dei nomi in lista o non andrebbe proprio alle urne.

Non è proprio una stroncatura, nessun voto sembra irrecuperabile. Eppure il governo elettorale è al di sotto della sufficienza e la bocciatura arriva da più della metà dei siciliani: quasi il 55%, suddiviso tra un 30,3%  che esprime una valutazione di “scarso” e un 24,5% di “mediocre”. Il voto più alto (2.9 su 5) è alla gestione dell’emergenza Covid: sufficiente per il 36,7%, buono per il 14,85% e ottimo per il 7,48%. Il risultato cala nella risposta del governo Musumeci alla crisi economica legata agli effetti della pandemia, dove gli scontenti sfiorano il 54%. Tutti gli altri settori dell’amministrazione regionale galleggiano poco sotto quello che a scuola sarebbe il sei in pagella. 

L’insoddisfazione sul governo si lega al giudizio nei confronti del presidente della Regione: mediocre per il 32,3%, addirittura scarso per il 25,7%. 

Il presidente, comunque, incassa un livello di fiducia e gradimenti (2,8) che restano superiori sia al governo nel suo complesso, sia alle forze d’opposizione. Questi dati trovano soltanto in parte un riscontro a rieleggerlo: il 44,8% si dice certo di non votarlo mentre l’orientamento negativo è attestato al 19%; quasi il 23%, però, oggi metterebbe una croce sul nome di Musumeci. 

Ebbene, in tutte le simulazioni, il governatore uscente resterebbe l’uomo da battere per le elezioni. 

Significativa la misurazione della popolarità e della fiducia dei siciliani rispetto ai politici più in vista. Nessuno supera il 5 in pagella. al primo posto troviamo Cancilleri, che con 4,9 supera Musumeci al 4,8. Entrambi godono di un tasso di popolarità alto. Più basse le valutazioni del centrodestra: De Luca con 4,4, Marco Falcone con 4,2 e gli assessori regionali Roberto Lagalla e Ruggero Razza, entrambi a quota 4 assieme all’eurodeputata leghista Francesca Donato. Nel fronte opposto spicca Fava con 4,6, mentre appaiati a 4,4 ci sono gli eurodeputati Pietro Bartolo e Caterina Chinnici, assieme al deputato regionale del M5S Luigi Sunseri. 

Vediamo infine la propensione di voto per i partiti che ci riserva numeri su cui riflettere. Il più significativo è che il M5S resta la prima forza in Sicilia, col 22,7% dei consensi virtuali; in lieve aumento il Pd con il 13,9%, che si afferma come secondo partito. Restando al centrosinistra si registra il 4,4% di una lista Fava, mentre Italia Viva (4,2%) in Sicilia è più forte di quanto si registri a livello nazionale. Da notare anche il 3,1% di Azione di Carlo Calenda. 

Interessanti le dinamiche del centrodestra: Fratelli D’Italia con un 13,7% al primo posto, seguito dal 10,5% della Lega, gemellata con gli Autonomisti (2,5%). Segue poi Forza Italia al 9,2%, poco più dell’8,1% di Diventerà Bellissima. 

Torna alla Home